Diritto
Successorio
e Passaggio
generazionale
La materia successoria riguarda tutte le vicende giuridiche legate alla morte di una persona. Comprende la fase antecedente la morte e quindi gli atti e negozi giuridici utili alla pianificazione del passaggio generazionale, in primis il testamento, eventualmente comprensivo della nomina di un esecutore testamentario. Sono anche inclusi lo studio e la redazione di negozi giuridici alternativi, od ulteriori, rispetto al testamento, come ad esempio il patto di famiglia e il trust. La fase successiva abbraccia gli aspetti giuridici e operativi successivi alla morte, in particolare gli adempimenti amministrativi, come la redazione e trasmissione della dichiarazione di successione, necessaria ai fini fiscali, ma anche, ad esempio, per lo svincolo dei conti correnti intestati al de cuius. Infine, l’eventuale fase patologica caratterizzata, tipicamente, dalle controversie tra eredi come nei casi di impugnazione del testamento, di lesione della quota di legittima e di pretermissione dell’erede.
In relazione a questa area di attività, Alphalex offre, a titolo esemplificativo, i seguenti servizi:
- Consulenza ed assistenza per le ipotesi di lesione di legittima e di esclusione dal testamento
- Consulenza ed assistenza nella valutazione e organizzazione del proprio futuro asse ereditario
- Consulenza ed assistenza nella redazione del testamento
- Consulenza ed assistenza per la redazione di trust e patti di famiglia
- Redazione e trasmissione della dichiarazione di successione
- Assistenza per le ipotesi di accettazione di eredità con beneficio di inventario
- Assistenza nella ricostruzione dell’asse ereditario compresi contatti con soggetti terzi (es. istituti bancari o creditori)
- Consulenza ed assistenza per impugnazione di testamento
- Consulenza ed assistenza per la divisione ereditaria

Domande frequenti
Il testamento va fatto dal notaio?
Il testamento è uno degli atti cd. personalissimi che ciascuna persona può redigere in completa autonomia: oltre, infatti, al più noto testamento pubblico, ricevuto cioè da un notaio, ogni persona nel pieno delle proprie capacità può scrivere, rigorosamente a mano, il proprio testamento, cd. olografo, su un qualsiasi foglio di carta, avendo cura di indicare la data, di redigere personalmente a mano il documento e di firmarlo. Il documento risultante sarà un testamento formalmente valido, e completamente gratuito.
Si potrà poi porre il tema della conservazione di tale documento: essendo valido solo ed esclusivamente il documento redatto e firmato dal testatore (chi ha scritto il proprio testamento) sarà opportuno adottare ogni cautela per la conservazione del documento stesso che potrà, ad esempio, essere consegnato ad una persona di fiducia, o ad un professionista, che si occuperà di custodirlo sino al momento della morte e ne curerà la pubblicazione post mortem.
Posso diseredare mio figlio?
La legge italiana esclude questa possibilità. Al contrario, la legge prevede, per i parenti in linea retta (quindi genitori e figli del de cuius) e per il coniuge, una quota riservata dell’eredità (cd. quota di legittima) che anche laddove lesa (per esempio con una disposizione testamentaria che riconosce come erede solo uno di più figli) può essere reintegrata sia disapplicando il testamento sia ricorrendo alla tutela giudiziale. In tal caso cioè, una volta ricostruita la consistenza dell’asse ereditario, viene calcolato l’importo a cui ha diritto ciascun erede e in caso di lesione vengono riassegnati i beni o assegnate le somme di denaro per raggiungere le quote garantite dal codice civile.
L’unica eccezione riguarda il caso dell’indegnità a succedere (che comunque deve essere riconosciuta nell’ambito di un giudizio e vale per casi molto gravi come l’omicidio consumato o tentato del de cuius o del coniuge), che rappresenta l’unico caso in cui un legittimario (uno dei soggetti che ha diritto alla quota di legittima) perde il proprio diritto.
Cosa si intende per dichiarazione di successione e come si fa?
La dichiarazione di successione è un adempimento di natura fiscale che deve essere presentato, salvo casi eccezionali, entro 12 mesi dalla morte del de cuius. In sostanza è un documento che viene presentato e registrato all’Agenzia delle Entrate ed ha funzione ricognitiva dei beni facenti parte l’eredità così da poter calcolare le tasse e imposte di successione, laddove dovute, oltre ad indicare chi siano gli aventi diritto all’eredità. La dichiarazione di successione può essere redatta ed inviata sia da uno degli eredi (dotato di SPID/CIE) sia da un professionista incaricato da uno o più eredi, ed è un unico documento che vale per tutti, per cui è essenziale che venga redatto correttamente indicando tutti gli aventi diritto.
Pur avendo natura e funzione prettamente fiscale alla presentazione si legano anche effetti civilistici, tra cui principalmente:
– lo svincolo dei rapporti bancari intestati al de cuius (le banche e gli istituti di credito in generale, richiedono una copia della dichiarazione di successione registrata per svincolare conti correnti e conti titoli intestati al defunto) e – la voltura catastale degli immobili caduti in successione.
Domanda n.4
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